Stallman da Nobel

Richard Matthew Stallman, statunitense e “premiato con sei dottorati onorari e due cattedre universitarie onorarie”, come recita Wikipedia italiana, “nel settembre del 1983 diede avvio al progetto GNU con l’intento di creare un sistema operativo simile a Unix ma composto interamente da software libero”. Partecipò alla realizzazione del compilatore C, detto GCC, che permise, praticamente, di costruire Linux.

Ritorneremo su questi temi.

Conobbi Stallman a Padova. L’esperinza fu singolare.

E’ nella natura dell cose semplici essere dififcili. Il Pianeta Università aveva un ospite magnifico ed è stato accolto in una scuola secondaria ad indirizzo artistico, popolato da giovani in stile “centro sociale”.

Ricordo che avave un notebook IBM nero e consunto, connesso via satellite, per comunicare ininterrottamente con molte comunità disperse nel pianeta. Gestiva email in pieno stile Mutt. Incarnava l’uomo Perl. Da film!

Ralazionava sull’importanza dell’Open Source nella Sovranità delle Nazioni, e, sempre a riga di comando, comunicava con comunità in posti remoti: Cina, Latino America, forse Cambogia o nella Foresta Amazzonica.

Sosteneva e sostiene insiemi di creatori di programmi in tutto il mondo.

La platea patavina non afferrava le delicate e sostanziali tematiche, ma, da persona illuminata,  prima di andarsene, distribuì ricordini GNU per la felicità collettiva. Non presi il mio gadget perchè, impietrito dalla grandezza, non riuscivo ad avvicinarmi al candidato, per me , Nobel. Il pubblico gli proponeva battute sui politici in voga, e lui rispondeva in sintonia.

Alla fine della cerimonia, mi feci forza, mi avvicinati, ma riuscii a gemere un thank you.

Proporremo una sequenza di spezzoni inediti con commenti divulgativi.