Un pensiero che prima tarda e poi fugge
Cala il buio, vuoto assurdo
né presenze, né rumori
cerco complice un pensiero
che non trovo qui da me.
Ecco arriva! Posa piano,
sul balcone e sulla mano.
Presto presto o se ne và.
Sembra merlo e trema forte,
salta, scatta poi si ferma.
Ora un volo. E’ andato via?
No! Ritorna in gran furia,
come giovane guerriero
“Fermo, aspetta !”. Stò per dire.
“ Siedi e resta un po’ con me.
Andrai dopo al tuo destino.
Non volare dal tuo tempo,
non andare via nel vento,
fammi tanta compagnia”.
Un rumore vien dal basso,
non capisco cosa sia.
Forse il gatto che si stira
e ridorme solo solo.
Torna il gelo nella strada:
il gran Nulla e lui che va.
Nell’Aprile grigio avaro,
sento freddo come mai.
Silvio Aprile 2013