Raspberry Pi Model B+

Raspberry Pi rimane la scheda ARM al costo più basso possibile, con la miglior documentazione pensabile, stile inglese.

La versione B+ apporta dei miglioramenti ad alcune pesanti lacune, per esempio l’erogazione di corrente attraverso le porte USB.

Il costo di poco superiore ai 30 € la rende realmente popolare, soprattutto per l’apprendimento, ambito nel quale, meritatamente, ha spopolato.

Purtroppo il sistema operativo che interagisce pesantemente con una memoria SD rimane ancora il punto critico per applicazioni con responsabilità. Ebbene potrebbero esserci almeno due possibili soluzioni a questo vero e grande limite:

  • adozione di un sistema tipo Puppy, che sarebbe una soluzione preziosa, ma forse richiederebbe  più RAM
  • usare il modulo kernel costruito per ovviare i limiti dell’utilizzo come memorie di massa di SD e simili.

Il mercato dei microcontrollor di massa,  come l’italiano Arduino, rimane parzialmente non toccato, nel senso che se si necessita di poter chiudere la scheda in una piccola scatola stagna, quindi con consumi il più possibile contenuti, e si vuole l’affidabilità di un sistema non appoggiato su SD, allora Arduino non può essere sostituito. Ma se si necessita di un wrapper verso il network, ragioni di economia e di risorse potrebbe rendere RPI insostituibile, sempre con adeguati accorgimenti.

Purtroppo Rasperry Pi rimane collocato in quella fascia intermedia che non gli permette la penetrazione in mercati specialistici.

Per esempio non può essere uno storage di network perchè Samba, per i lavori in gruppo, vuole CPU ben più generose e, quantomeno, una porta SATA ed una scheda  di rete ad 1GB.

Soluzioni di backup vogliono almeno una porta SATA.

Networking ed UTM appliance esigono almeno due porte di rete ad 1 GB.

Media Center, anche domestici, possono creare sofferenze sulla SD.

Server RDBMS ed applicazioni database sono completamente escluse: PostgreSQL può caricare completamente il processore, singolo core a 700 MHz, per minuti solo per azioni di vacuum.

Per rompere il digital divide, ovvero usare la scheda come personal computer, ci sono alternative, quali Qualcomm Snapdragon oppure Samsung Axynos Quad , ovvero quad core ad oltre 2GHz, decisamente migliori. Queste schede sono di poco più costose, ma offrono un vero e proprio computer desktop dalle dimensioni di un cellulare e con consumi sostenibili da erogazione solare.

You're a handsome devil; what's your name?

The Model B+ is the higher-spec variant of the Raspberry Pi. It replaced the original Model B in July 2014. Compared to the Model B it has:

  • More GPIO. The GPIO header has grown to 40 pins, while retaining the same pinout for the first 26 pins as the Model B.
  • More USB. We now have 4 USB 2.0 ports, compared to 2 on the Model B, and better hotplug and overcurrent behaviour.
  • Micro SD. The old friction-fit SD card socket has been replaced with a much nicer push-push micro SD version.
  • Lower power consumption. By replacing linear regulators with switching ones we’ve reduced power consumption by between 0.5W and 1W.
  • Better audio. The audio circuit incorporates a dedicated low-noise power supply.
  • Neater form factor. We’ve aligned the USB connectors with the board edge, moved composite video onto the 3.5mm jack, and added four squarely-placed mounting holes.