Arduino, progetto di successo, nato ad Ivrea, è un gioiello del Made in Italy.
Il destino incrocia Ivrea tra lo storico gioiello dell’industria informatica italiana e forse il leader attuale delle microcontroller board in elettronica aperta.
E’ forse del talento italiano uno tra i maggiori contributi nella nascita del computer personale. Il celebre M24 fece storia.
Il progetto Arduino produce varie schede con microcontroller vendute nell’intero pianeta. Ha letteralmente rovesciato l’attività nel settore microcontroller, in particolare aprendolo ad un esercito di appassionati. Direi che è stata una vera e propria rivoluzione soprattutto nelle pratiche che utilizzano l’elettronica. Non solo ma di fatto ha creato degli standard … planetari ! Il cinese e l’australiano parlano e si capiscono in arduinese.
Al tempo dello tsunami in Giappone, abbiamo visto varie iniziative che accoppiavano i tubi geiger di origine militare russa acquistati mediante eBay alle schede microcontroller prodotte in Italia.
Ma esistono grandi esperienze creative tedesche che sfruttano felicemente le schede italiane.
Il firmware si crea facilmente in ambiente Ubuntu, e non solo, infatti basta installare per esempio con Synaptic, il programma arduino, acquistare una scheda dai produttori di Ivrea, collegarla alla porta USB, caricare uno tra i tanti firmware a corredo, compilarlo e caricarlo nella scheda. Ed il gioco è fatto! Il tutto senza intoppi: negli innumerevoli test fatti non ho visto una cilecca!
In merito suggeriamo di utilizzare il software disponibile nella repository ufficiale e non altro anche se più aggiornato. In questo modo si evitano problemi con setup Java ed errori nel device virtuale associato alla porta USB. Si deve un particolare riconoscimento alla comunità Ubuntu e Linux per l’armonizzazione indolore di parti diverse che permettono l’installazione facile ed il buon funzionamento di software di tutti i generi.
Le schede godono di grande stabilità, non scaldano, hanno un robusto protocollo di comunicazione, esitono in versioni da poco più di 20 euro.
L’ultima versione UNO, con microprocessori SMD, è incredibile: due micro saldati in superficie, uno per la conversione seriale – USB, l’altro come processore principale, il tutto con un’estetica da opera artistica.